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Per le Olimpiadi invernali 2026 Milano–Cortina la Regione Lombardia ha “tirato fuori dal cassetto” un vecchissimo progetto, ultraventennale, chiamato «Tangenziale di Bormio»: una grande strada che taglia l'ALUTE, la storica piana verde agricola del paese così orgogliosamente mantenuta dalle generazioni passate. Prenderebbe avvio da una sproporzionata rotonda (50 m diametro) sulla Strada Statale 38 e finirebbe al Cimitero, nell’ampio parcheggio antistante, in piena viabilità cittadina. Con gli aumenti post Covid e post guerra Ucraina probabilmente costerà più di 10 milioni di Euro (lunghezza 1 km).
Numerosissimi cittadini di Bormio si sono riuniti, già dalla primavera 2022, in un gruppo spontaneo denominato “Bormini per l’Alute” e hanno valutato non positivamente questa impattante grande strada asfaltata (già rigettata dalle precedenti Amministrazioni comunali).
In oltre un anno dalla attivazione di questa ‘idea’, hanno chiesto alla loro Sindaca, in modi civili e ordinati, di desistere e di indire un Referendum per sentire il parere della gente in merito.
Già in marzo 2022 sono state raccolte ben 700 firme spontanee di elettori (dall’amministrazione considerate “Carta Straccia” ! ); sono state fatte campagne di mobilitazione; un partecipato incontro pubblico (agosto 2022); una lunghissima manifestazione/corteo lungo le vie del paese (settembre 2022, circa 1.000 partecipanti); lettere, volantini, articoli di giornale… ma niente: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
In Ottobre 2022 è stato costituito formalmente il “Comitato referendario a tutela dell’Alute” e in Gennaio 2023 sono state raccolte 1.000 firme certificate di Elettori di Bormio (su 4.200 residenti) che hanno chiesto alla Sindaca di indire un Referendum Popolare. A oggi, giugno 2023, nulla di fatto: l’amministrazione si è dotata di un Regolamento, dilatorio e pieno di balzelli e paletti, si è attaccata e si attacca a sottili quanto assurdi cavilli burocratici... e procede imperterrita e pervicace, sola (non si conosce il perché…).
La gran parte dei cittadini elettori di Bormio, oltre che di turisti stanziali o meno, reputano che quest’opera – che con la rotonda sulla Statale sarà (N.B.!) di proprietà comunale (quindi gestione, manutenzione, illuminazione, sgombero neve, pulizia scarpate, eccetera a carico dei cittadini) – sia:
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